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Agriturismo con piscina e grande giardino.
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La Strada dei Vini del Cantico
L'Umbria
è una terra con grande vocazione vitivinicola, grazie al suo
clima estremamente mite e alle caratteristiche geomorfologiche del territorio.
La Strada dei Vini del Cantico si snoda tra colline
verdi e morbide, borghi dall’atmosfera mite e crinali di strade
panoramiche, capaci di conservare all’occhio del passante il mito
di un’Umbria oggi ancora non scoperta. Ripercorre la viabilità
di antiche vie romane dai Colli Martani con le tipologie di vino Sangiovese
Riserva fino al rinomato Grechetto di Todi. Questa è la terra
di elezione della DOC Colli Perugini, che valorizza i tipici vitigni
umbri, quali appunto il Grechetto, Trebbiano e Sangiovese.
L'autunno, periodo di vendemmia, è certamente uno dei più
suggestivi per trascorrere qualche giorno in questi luoghi, ma anche
l'inverno offre paesaggi emozionanti e gusti intensi di una gastronomia
tipica e ricca di sapori, oltre alla possibilità di seguire la
particolare lavorazione delle uve per i vini passiti.
In primavera e in estate è possibile abbinare al percorso enologico
passeggiate a piedi, in bici e a cavallo, in un ambiente naturale molto
vario, dove ovunque si sentono i profumi della terra e dei suoi prodotti.
Comprende i territori di: Todi, Marsciano, Perugia, Torgiano, Bettona,
Cannara, Spello, Assisi, Bastia Umbra, Umbertide, Perugia.
Le strade dell'olio DOP: le terre dei colli Martani
Di
collina in montagna l'Umbria più Umbria che c'è. Terra
fortunata, terra incantatrice, terra “jucunda” come la chiamò
San Francesco d’Assisi. È la Valle Umbra immersa nel cuore
del “cuore verde” d’Italia, dove l’Umbria è
più Umbria che altrove. Perché qui, soprattutto, l’immensa
distesa di ulivi e di viti profuma l’aria e dà sapore alla
vita semplice, operosa, ma al tempo stesso “lenta”, che
si conduce ancora oggi da queste parti. “Museo diffuso”,
così detto per le mille espressioni d’arte che spuntano
da ogni piega del terreno, foriero di altri musei nati per celebrarne
la storia e le tradizioni ed esaltarne i prodotti. Come il Museo Regionale
della Ceramica a Deruta e, a Torgiano, i Musei Lungarotti del Vino e
dell’Olivo e dell’Olio, autentici “monumenti”
ai tesori del luogo.
Tra Torgiano e l’etrusca Bettona capita d’incontrare la
Storia nel possente Castello di Rosciano e parole antiche di secoli
pronuncia anche il duecentesco Castello di “Ritaldi”.
È davvero emozionante raggiungere Gualdo Cattaneo e Giano dell’Umbria,
prestigiose “Città dell’Olio”, attraverso una
vera e propria strada degli ulivi - qui come in altre parti della regione
motivo di ispirazione per poeti, scrittori, pittori o semplici, emozionati
viaggiatori - caratterizzata dai millenari esemplari di Macciano e Camporeggiano
presso l’Abbazia di San Felice. Capolavoro dell’arte romanica
e laboratorio di produzione olearia, questa Abbazia dà il nome
alla locale cultivar che, con la sua dolcezza, caratterizza l’extravergine
dei Monti Martani. A queste piante, fonti perenni di vita e di bellezza,
ancora si rende metaforicamente omaggio, in quanto custodi di storie
e tradizioni che si perpetuano in particolare durante la Festa della
Frasca, la quale celebra il termine della raccolta delle olive, la cosiddetta
buonfinita.